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Aziende “great place to work”: cosa dicono i lavoratori

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Aziende “great place to work”: cosa dicono i lavoratori

Interesse per il proprio lavoro, orgoglio, senso di appartenenza e comfort: ecco i parametri decisivi per rendere la tua azienda un “great place to work” agli occhi dei dipendenti

Non solo guadagno economico e possibilità di fare carriera: a rendere soddisfatti i lavoratori intervengono sempre più spesso altre variabili che riguardano aspetti “emotivi” come un clima sereno in ufficio e le relazioni interpersonali.

Cosa rende un’azienda un “great place to work”?

Di certo non soltanto l’aspetto economico e finanziario: lavorare in un’azienda percepita come solida e stabile è importante, ma anche altri fattori lo sono, come testimonia una ricerca effettuata dall’Osservatorio Statistico dei Consulenti del Lavoro, secondo la quale il 55,3% degli italiani si dichiara soddisfatto del proprio lavoro. E tra i fattori di soddisfazione ci sono, oltre all’interesse per le proprie mansioni, in prima posizione al 63,7%, il clima lavorativo e le relazioni con i colleghi, che incidono in maniera decisiva per il 57,4% degli intervistati.

È chiaro che per essere considerata dai lavoratori un “great place to work”, un’azienda deve curare non soltanto l’aspetto economico ma anche implementare tutte quelle misure di welfare che fanno sentire i lavoratori a proprio agio, accolti e “coccolati” all’interno del contesto aziendale: solo prendendosi cura dei propri lavoratori si potrà creare un clima di lavoro felice, produttivo e in cui i dipendenti si sentono soddisfatti e sviluppano un sano attaccamento alla propria azienda.

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I parametri importanti per i lavoratori

Secondo il Great Place to Work Institute, che ogni anno si occupa di stilare una classifica delle migliori aziende in cui lavorare secondo i dipendenti, le caratteristiche che un’azienda deve avere per essere considerata un “great place to work” si possono racchiudere in 5 aree:

  • Credibilità dell’azienda 
  • Rispetto per i dipendenti e attenzione verso il loro benessere
  • Equità e imparzialità di trattamento e di opportunità per i lavoratori
  • Orgoglio per il proprio lavoro, singolarmente e in gruppo, e per l’appartenenza all’azienda
  • Coesione tra colleghi, appartenenza e spirito di squadra

Quello che emerge è il quadro di un’azienda in cui i dipendenti sono orgogliosi del proprio lavoro, si fidano l’uno dell’altro e dei vertici dell’azienda, si sentono a proprio agio, hanno buone relazioni interpersonali con i colleghi e vivono l’ufficio come un luogo confortevole. 

Great place to work: da dove partire?

Cosa deve fare dunque un’azienda che voglia aspirare ad essere considerata un “great place to work”? Innanzitutto coltivare la fiducia dei propri dipendenti, ma non solo. 

Dal punto di vista delle risorse umane, l’attenzione deve andare a tutti quei benefit che favoriscono il senso di appartenenza, mettendo il lavoratore al centro e facendolo sentire importante per l’azienda. 

Ecco alcuni aspetti su cui cominciare a riflettere: 

  • Smart working e orari di lavoro che permettano di conciliare facilmente lavoro e vita privata 
  • Team building e costruzione di un clima aziendale sereno e produttivo 
  • Misure di welfare aziendale di base come uffici confortevoli, dotati di benefit essenziali come acqua e caffè gratuiti e pasti aziendali di qualità.

Che ne pensi? 

Per approfondire leggi anche: Come creare un clima aziendale sano e piacevole: 3 consigli per gli HR

BOFU - WELFARE
Published On: 9 Settembre 2020Categorie: Aziende e Consulenti

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About the Author: Giuliana Gugliotti

Giornalista, blogger e social media manager freelance. Aiuto aziende e professionisti a raccontare la loro storia e a costruirsi un’identità vincente sul web.